LE APPARIZIONI DI MARIA A ZAITOUN DEL CAIRO
LE APPARIZIONI DI MARIA A ZAITOUN DEL CAIRO ( di DON ALESSANDRO RUGI)
L’Egitto di Nasser conobbe una disfatta vergognosa nella guerra del 1967 contro Israele: si tentò di far ricadere la colpa sul presunto boicottaggio dei Cristiani col pericolo di una guerra civile e molto sangue versato.
A pacificare gli animi intervenne la premura di Maria che a partire dal 2 aprile Pasqua dell’anno 1968 apparve a migliaia di persone per 13 mesi a Zaitoun periferia del Cairo sulla Cupola della chiesa copta dove si ritiene che la sacra Famiglia facesse sosta nella fuga verso l’Egitto. Fu vista, fotografata, ripresa ma soprattutto venerata dai mussulmani che recitando versetti del Corano, esaltavano Miriam la Madre tutta pura di e santa del Profeta Gesù, cantata dai copti nelle melodie in lingua greca, dai Cattolici con i loro inni e perfino dai protestanti che cantavano il Magnificat e recitavano il racconto dell’Annunciazione.
La Vergine non disse niente: salutava Con gesti delle mani, sorrideva, si spostava per essere vista da tutti mentre frotte di colombe la circondavano insieme agli angeli. Naturalmente mi viene da pensare alla difficoltà del mondo occidentale, dei teologi, della cultura, di tanti cristiani e chissà forse anche di tanti preti.
Sta di fatto che il patriarca copto costituiva una commissione di personaggi altamente qualificati di diverse estrazioni e dopo accurate indagini dichiarava autentiche Le apparizioni. A lui si univa con tutta l’autorità anche il patriarca latino Stefano I.
Il significato dato a queste apparizioni era chiaro: Maria è la madre di tutti al di là di ogni credo e confessione, aggiungo di credenti o meno, di buoni e cattivi, di ogni uomo: la sua maternità non ha confini.
Ancora una volta si avvera la profezia: ” d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Le glorie di Maria sono infinite: “de Maria nunquam satis” Sì lo ripeto volentieri di Maria Non è mai abbastanza. Essa non è una aggiunta facoltativa della fede, è piuttosto un asse portante inseparabile dal figlio: senza di Lei non c’è incarnazione né redenzione poiché l’ha scelta Dio a cooperare al suo progetto di salvezza che senza il suo sì per assurdo si sarebbe bloccato.
La invochiamo Madre di Dio, del Verbo Incarnato, concepita Senza peccato, Immacolata Concezione, Assunta in cielo e ora Madre della Chiesa. Questi titoli vorranno pur dire qualcosa, Devono farci riflettere e generare un tenero amore e forte devozione per Colei che è anche Mia dolcissima m
Madre che sempre in maniera somma a contribuito al mio bene e alla mia salvezza.
La Madonna di Zaitoun è il segno del più profondo ecumenismo: in un mondo di divisioni, di razzismo, di tante religioni, di paura dell’altro, di migranti di ogni tipo, Maria ci dice in modo chiaro: Io sono la Madre e se vuoi la “Mamma” di tutti senza eccezioni e senza dubbi.
Don Alessandro Rugi