Ricordo di Pier Alberto – don Alessandro Rugi
Ricordo di Pier Alberto Pinucci
Tutta la nostra comunità del Vingone è qui oggi per dare l’ultimo saluto a Pieralberto che tanto gli deve per l’amicizia offerta a chiunque incontrava o di chi si rivolgeva a lui per qualche necessità. Amico sincero di tutti, il primo a venirti incontro per la strada, a salutarti, sereno, con equilibrio dava consigli e essendo buono prometteva di aiutare tutti anche in ciò che forse non avrebbe potuto mantenere, ma intanto infondeva fiducia e ne uscivi confortato. In famiglia ha assolto fino in fondo i suoi doveri di sostegno con tanto amore verso il fratello e la madre che ha venerato e ricolmato di attenzioni e con rapporti liberi e tranquilli con gli altri. Aveva dei beni ma ne era totalmente distaccato vivendo con semplicità e a chi chiedeva dava, perché diceva: aperte “Dio ha dato e io devo dare.” Chi dipendeva da lui era sicuro di esser trattato bene.
Era un povero secondo il Vangelo. È sempre stato un credente praticante, fedele nel vero senso della parola, ci conosceva uno per uno e quando lo avvicinavi ti accorgevi di essere già noto e questo facilitava l’apertura dei tuoi problemi. Aveva ottimi rapporti con le istituzioni, il comune, sindaco, assessori, impiegati, operai. Viaggiando con Pieralberto per Scandicci dovevi rassegnarti A soste continue di saluti, comunicazioni, inviti, abbracci e così via Poiché esercitando per tanti anni la funzione conciliatrice verso la comunità, conosceva molte situazioni, anche le più scabrose, che ha gestito con delicatezza e riservatezza. Non aveva mai fatto il pensiero di sposarsi sia per gli impegni della famiglia e ancor più per essere una persona non adatta al legami di sorta, come lui stesso diceva. Ciò spiega anche la sua drammatica morte, di sentirsi liberato dai lacci delle cure che non sopportava più, rifiutandoli con una decisione di coscienza arrivata alla piena maturazione e consapevolezza. Parlando con la dottoressa che lo curava in nefrologia, essa ha detto: ” Gli ho spiegato tutto chiaramente, che gli resta poco da vivere e ne è pienamente consapevole “. Era in contatto con tutte le associazioni del territorio che incoraggiava con la sua presenza partecipando alle loro feste e convegni.
Amava la vita di campagna e per quanto poteva aveva cura delle piante e anche degli animali che lui stesso custodiva, alzandosi presto al mattino e dando al sonno il minimo possibile. noi del Vingone sentiamo Un gran vuoto, in specie noi parrocchiani, abituati ad averlo con noi, con le sue battute, motteggi, consigli e soprattutto l’affetto che comunicava con sentimenti di libera e sciolta amicizia. Pregheremo per te e non ti dimenticheremo: verremo a visitarti alla tomba, piccolo monumento che ricorda a ognuno una vita ricca e preziosa, dono datoci dall’Alto. Sappiamo però con certezza che tu sei sempre con noi, nei nostri cuori commossi al punto che hai ricevuto base e carezze nei momenti di agonia.
Ciao, Pier Alberto, ci ritroveremo: nella speranza Cristiana che ci Proietta verso la vera vita dove tu già sei, libero e comunicativo come eri qui con noi.
La tua comunità parrocchiale di San Luca a Vigone.
Non c’è altro da aggiungere. È stato detto tutto su Pier Alberto. Lui era così. Umile, con un cuore d’oro. È stato bello averlo conosciuto. Ti abbiamo voluto bene fin da subito. Voglio immaginarti in paradiso a renderti utile come lo hai fatto su questa terra. Abbraccia il mio Alessandro. Vi immagino a scherzare come lo facevate quaggiù. Un abbraccio
Teresa